Svolta nel Censimento Agricolo: l’ISTAT riconosce la competenza degli Agrotecnici
Si è concluso con una positiva e ragionevole composizione il lungo confronto (iniziato nei primi giorni di agosto) fra l’ISTAT, titolare dell’organizzazione del 6° Censimento generale dell’agricoltura, ed il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, che ne aveva contestato l’impostazione in particolare nelle modalità di scelta dei “Rilevatori” e dei “Coordinatori” (si tratta di circa 20.000 persone, solo in minor parte reperibili all’interno della PP.AA.), laddove il Collegio Nazionale, forte delle disposizione normative, aveva rivendicato l’esclusiva professionale di questa delicata funzione.
Infatti l’art. 2 della legge n. 251/86 istitutiva dell’Albo, fra le competenze degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati espressamente prevede: “la rilevazione dei dati statistici” dove la circostanza che detta attività sia prevista da norma di rango primario viene a configurare una espressa “riserva di legge” a favore degli iscritti nell’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, di carattere generale, la cui violazione è sanzionata dalla legge penale (art. 348 c.p.).
L’ISTAT, probabilmente per una non adeguata valutazione delle leggi professionali, sembrava inizialmente non avere dato peso a questa circostanza, con il risultato di provocare la ferma presa di posizione del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati che, nel solo mese di agosto, aveva inviato a tutti gli Enti coinvolti nel censimento (Comuni, Province, Comunità Montane e Regioni) oltre 8.500 diffide ad ottemperare alle prescrizioni imposte dalla legge n. 251/86.
Diversi Comuni ed altri Enti “Organi di censimento”, nei mesi successivi, avevano provveduto a modificare i bandi nel senso richiesto dagli Agrotecnici, ma l’ISTAT aveva contestato la posizione del Collegio Nazionale ritenendola non condivisibile, tuttavia ricevendo per replica l’annuncio di imminenti denunce e ricorsi.
Ad evitare uno scontro che avrebbe potuto avere gravissime conseguenze, fino ad impedire l’esecuzione delle operazioni censuarie, è stato un incontro in extremis svolto il 1 settembre fra il Presidente dell’ISTAT Enrico Giovannini ed il Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati Roberto Orlandi.
Nei giorni seguenti il Collegio Nazionale ha sospeso la presentazione dei ricorsi mentre i rispettivi uffici hanno lavorato alla ricerca di una soluzione, che si è concretizzata nella Circolare ISTAT n. 5508 del 13.9.2010 che, indirizzata a Comuni, Province, Comunità Montana e Regioni, per quel che attiene al personale da incaricare ed adibire alle operazioni censuarie, così recita:
“Si sottolinea …… l’opportunità di tenere in debito conto, nella predisposizione dei bandi e nella valutazione dell’esperienza del personale, le figure professionali per le quali le norme vigenti in materia di ordinamento delle professioni prevedano, tra i compiti professionali, attività di tipo statistico in materia di agricoltura e zootecnia, nonché l’iscrizione ad albi professionali (si ricordano, a titolo esemplificativo, gli agrotecnici e gli agrotecnici laureati, i dottori agronomi e forestali)”.
Insieme agli Agrotecnici ed agli Agrotecnici laureati l’ISTAT ha ritenuto di dover ricomprendere anche gli Agronomi iscritti nella Sezione A del rispettivo Albo (sono dunque esclusi gli iscritti nella Sezione B, privi di specifica competenza censuaria), in quanto anch’essi hanno un richiamo alla statistica nelle loro attività professionali; trattasi di un richiamo in realtà blando ma, a parere ISTAT, sufficiente a ricomprenderli (a fronte di tale riconoscimento il Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ha già fatto sapere di non voler avanzare alcuna opposizione).
Completamente esclusi invece i Periti agrari, per l’assenza nel loro ordinamento di competenza in materia censuaria.
La Circolare ISTAT prot. n. 5508/2010 chiude gran parte del contenzioso aperto fra l’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati e l’Istituto di Statistica ed avrà l’effetto di imporre a Comuni, Comunità Montane, Province e Regioni di:
– indicare correttamente la valutazione dei titoli professioni nei bandi ancora da emettere;
– rivedere le graduatorie, in fase di definizione e già definite, riposizionando correttamente gli Agrotecnici e gli Agrotecnici laureati iscritti nel relativo Albo.
Le operazioni del 6° Censimento nazionale dell’agricoltura (che si svolge ogni 10 anni) avranno materialmente inizio il 25 ottobre prossimo; sono coinvolti nell’attività Comuni, Comunità Montane, Province, Regioni ed Enti strumentali regionali per una spesa che supera i 150.000.000 di euro. Il censimento rientra nell’ambito di una più complessa rete di rilevazione che interessa l’intero territorio dell’Unione Europea e rientra fra gli adempimenti previsti da accordi internazionali. La sua mancata o parziale esecuzione od un ritardo nella stessa comporterebbe una infrazione ad accordi europei.
Allegato (link esterno): Circolare ISTAT prot. n. 5508 del 13.9.2010.
Fonte-Autore: Comunicato Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati